LAURA CASNAGHI | Anoressia Nervosa: non chiamatela cronica
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Anoressia Nervosa: non chiamatela cronica

Anoressia Nervosa: non chiamatela cronica

In un recente articolo il dr. Dalle Grave ci offre spunti di riflessione sulle definizioni diagnostiche: in particolare, Dalle Grave analizza i termini utilizzati per definire le persone che soffrono di Anoressia Nervosa (AN) da molto tempo (in letteratura, almeno da 5 anni); Il termine più utilizzato per definire questo disturbo è “anoressia nervosa cronica”, tuttavia non c’è consenso tra i clinici su quali siano i criteri per definire cronica l’AN: devono essere falliti dei trattamenti? Deve esserci un grave sottopeso? Oppure a far diventare “cronico” questo disturbo è la persistenza di schemi cognitivi e comportamentali disfunzionali tanto da abbassare notevolmente la qualità della vita?

Secondo Dalle Grave, definire “cronica” una condizione di AN rischia di influenzare sia il paziente con i suoi familiari sia i clinici: infatti il termine “cronica” sembra implicare che non sia possibile guarire dall’anoressia, ma solo trattarla per arginare i danni. Dalle Grave però ci ricorda che non esiste un marcatore biologico dell’anoressia che faccia pensare che una volta sviluppata non ci sia possibilità di guarigione, anzi pone l’attenzione su studi che dimostrano che ci sono sottogruppi di pazienti che guariscono dall’anoressia nervosa dopo molti anni. In uno studio effettuato proprio dall’equipe di Villa Garda, dove lavora il dr. Dalle Grave, che confrontava i risultati del trattamento di pazienti con anoressia nervosa di lunga durata e non, sono stati riscontrati tassi simili di miglioramento in entrambi i gruppi.

Dalle Grave ci ricorda anche che “AN di lunga durata” non significa necessariamente che ci sia una condizione di gravità: si può soffrire di anoressia nervosa da poco tempo ma con una sintomatologia molto invalidante oppure da tanto tempo ma con una sintomatologia che non compromette in modo marcato la qualità della vita.

Quello che emerge da questo articolo di Dalle Grave e dal suo studio è speranza: speranza di poter trovare una terapia valida ed efficace; speranza che non si deve perdere perché soffriamo molto; speranza che non si deve perdere perché soffriamo da tanto tempo. Neppure dobbiamo smettere di sperare di poter stare meglio se le due condizioni sono simultanee, cioè se soffriamo molto e da tanto tempo. Ci sono terapie con un alto tasso di efficacia. La CBT-SE, cioè la terapia cognitivo comportamentale adattata per i casi di AN gravi e di lunga durata, ne è un esempio. I risultati dello studio di Villa Garda dimostrano che i pazienti che sono stati motivati a cambiare non hanno ottenuto risultati diversi in base alla durata della loro anoressia.

Per approfondire:

Calugi S, El Ghoch M, Dalle Grave R (2017) Intensive enhanced cognitive behavioural therapy for severe and enduring anorexia nervosa: A longitudinal outcome study. Behav Res Ther 89:41-48. doi:10.1016/j.brat.2016.11.006

Anoressia nervosa cronica o anoressia nervosa grave e di lunga durata: l’importanza delle definizioni